All’inizio di quest’anno ho maturato la decisione di espormi, in termini di relazione con gli altri frequentatori di Second Life, in misura maggiore di quanto avessi mai fatto precedentemente. A spingere quella decisione c’era, come spesso accade, la somma di più eventi interni ed esterni, non ultimo la scelta di un mio caro amico di uscire di scena (per rispettabilissimi e da me condivisi motivi personali) lasciando i “rimanenti” davanti ad un bivio: mantenere in vita e far crescere il progetto che con tanta foga e dedizione aveva portato avanti fino al quel momento, coinvolgendo molte altre persone, oppure lasciarlo tramontare.
In questi mesi ho incontrato diverse persone “turbate” dalla presenza della piramide nel nome e nel logo del gruppo, con il timore di avere a che fare con una setta religiosa, loggia massonica o gruppo di pervertiti virtuali con chissà quali mire, sebbene nessuno dei tre co-owner e nessuno dei vari officer del gruppo faccia del proselitismo o dia adito a fraintendimenti del genere.
In questo progetto, un esperimento di comunicazione e condivisione delle conoscenze attraverso e dall’interno dei mondi virtuali, mi ero inserito qualche anno fa portando la mia partecipazione e la mia voglia di sperimentare, collaborare ed imparare assieme ad altri, divertendomi pure. Da quel momento ho dato nella misura in cui mi sentivo di farlo, senza subire pressioni o sollecitazioni di alcun genere; questo è lo stimolo che ho sempre visto, riconosciuto ed apprezzato in chi agiva assieme ed attorno a me, ed è lo stesso stimolo che cerco di tener vivo nei miei tentativi di continuarne l’opera.
Il progetto di cui sto parlando è il gruppo Pyramid Café, di cui sono coordinatore assieme a Salahzar Stenvaag e Fiona Saiman.
Il ripetersi di situazioni analoghe mi porta, oltre che a sorridere pensando a noi come cospiratori spiritual-tecno-massonici, a percepire l’esigenza di un chiarimento circa le origini e lo scopo del gruppo, attraverso la storia degli eventi organizzati, e spiegare con chiarezza perché, all’epoca della sua fondazione sia stato scelto proprio quel simbolo come logo.
Innanzitutto, il gruppo nasce, nell’ottobre del 2007, in una sim fortemente caratterizzata dalla voglia di sperimentare nuove tecnologie e modalità di comunicazione e socializzazione: la sim di Vulcano, uno splendido tentativo di democrazia partecipata in cui, pur essendoci un owner, ogni decisione veniva sempre presa solo in seguito a riunioni collettive di tutti i residenti a cui interessasse partecipare. Nessuna pressione veniva mai esercitata dall’owner ma ogni scelta era sempre frutto di ragionamento collettivo. In questo fermento, 4 persone si incontrano, parlano, scambiano idee, e da questo incontro nasce la voglia di creare nella sim un vero e proprio punto di incontro e di condivisione di informazioni: nasce il locale ed il gruppo “Pyramid Café”, di cui riporto un brano tratto dalla presentazione del progetto all’assemblea di Vulcano per la richiesta di approvazione:
“Pyramid Café vuole essere un’associazione spontanea di persone, con identificazione no profit, gestita in maniera autonoma e su base volontaria dagli stessi componenti.” ...
“E’ un locale pubblico virtuale, senza fini di lucro che si propone di favorire il sentimento di appartenenza alla Comunità di Vulcano, la circolazione delle informazioni, lo scambio di opinioni, la condivisione, la trasmissione della conoscenza.”
Si continua poi con l’analisi dei risvolti sociali:
“Si è partiti dal presupposto che nel mondo reale, gli spazi adibiti ai distributori automatici di vivande, si trasformano spesso in eccellenti luoghi di socializzazione (pausa caffè). Inoltre si voleva che gli utenti percepissero come proprio il locale quindi si è pensato di consentire ai "clienti" di "mettere dei mattoni" nella piramide. Le decine di ambientazioniall'interno del rezzer di Pyramid Cafè sono state create da abili “costruttori” ma anche da persone alle prime armi con il building. Altri vi hanno contribuito in termini di idee, scripts e altro ancora. Di fatto Pyramid Café è una fantasmagorica commistione di stili creativi diversi ...“
Relativamente al simbolo scelto come logo, ecco riassunto il significato dato dal suo ideatore:
“Sono due piramidi, una dentro l’altra, quella esterna è di cristallo, simbolo di trasparenza ma anche del prisma che scompone la luce a rappresentare la sensibilità ed il rispetto verso le diverse opinioni delle persone; quella interna è scura, a rappresentare il salto nel buio verso il futuro, un portale per collegare i diversi mondi e anche un’antenna attraverso la quale ricevere e trasmettere emozioni. Su di uno spigolo c’è una piccola eclissi a rappresentare i timori dati dalle superstizioni e dalle credenze, timori che si possono superare solo attraverso la luce della conoscenza, simboleggiata dal sole. … Per non dilungarmi troppo, io cercavo un simbolo che indicasse un collegamento tra modernità ed antiche civiltà e che esprimesse la collaborazione di tanti individui. … questi sono i valori che ho cercato di racchiudere ed esprimere nel logo, niente a che fare con esoterismo, massoneria, illuminati ed altre cose del genere.”
Fin da subito al progetto si aggiungono diversi co-firmatari, che diventano officer ed il cui segno distintivo è una “spilla”.
Il locale Pyramid Café viene ufficialmente inaugurato a Vulcanovenerdì 11 Gennaio 2008, alle ore 22,30.
Il 25 gennaio 2008, alle 22.00, vi si tiene la quarta riunione del gruppo di lavoro italiano sulla Singolarità Tecnologica.
Il 28 marzo dello stesso anno insieme al CICAP, il comitato italiano che indaga sulle affermazioni sul paranormale (www.cicap.org), organizza un incontro sui cosiddetti misteri e fenomeni paranormali.
Senza voler ripetere il lungo elenco delle attività del gruppo in questi anni, invito a leggere e cliccare sulle locandine presenti in un breve ma molto ben argomentato articolo scritto da Salahzar Stenvaag su Virtual World Magazine alla vigilia del terzo compleanno di Pyramid Café, nel gennaio del 2011: http://bit.ly/dHE5yu . Cito dallo stesso articolo: “Pyramid Cafè ha rappresentato soprattutto nel suo periodo d’oro (2008-2009) un esempio unico di come le iniziative di volontariato in secondlife possano produrre degli eventi condivisi e variegati di indubbia qualità e professionalità.“
Tra gli eventi “sociali” spiccano comunque le collaborazioni per la realizzazione del “Se non ora quando”, del “2lei” (per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne), della manifestazione “No al bavaglio alla rete” ed altri eventi di raccolta fondi a titolo di beneficenza per aiutare persone o soggetti in difficoltà.
Dal 2010 si è sviluppata un altra area di sperimentazione che si appoggia alla possibilità di diffondere sul web ciò che accade in Second Life e negli altri mondi virtuali attraverso l’uso gratuito di piattaforme di video streaming, dando vita a “Pyramid Café TV”, presente su justin.tv, livestream.com e YouTube con un proprio canale. In questi due anni chiunque avesse dimostrato interesse a trasmettere contenuti (inerenti ad attività espresse nei mondi virtuali) ha avuto accesso ai canali di Pyramid Café TV. Il tutto sempre nel pieno rispetto delle regole interne di Second Life (ToS) e delle leggi della privacy e del diritto d’autore. Dal 2012 Pyramid Café ha iniziato un’opera di promozione gratuita degli eventi che vengono organizzati in Second Life e Craft (OpenSim) dalle rispettive comunità italiane, attraverso la realizzazione e la diffusione via web di video promozionali della durata di 3-4 minuti circa di ogni singolo evento (previa richiesta dell’organizzatore) e tramite un promo riassuntivo settimanale che contiene tutti gli eventi di cui la redazione viene a conoscenza. Per ogni evento nel promo si inserisce il titolo, la descrizione, una o più immagini o locandine e l’indirizzo dove si svolgerà. A questo si affianca la produzione di machinima realizzati in Second Life e Craft (OpenSim).
Attualmente, nella sede di Pyramid Café a Solaris trovano luogo, tra gli altri, il salotto letterario “L’Arme d’Amour” che tiene settimanalmente incontri di lettura di poesie ed organizza eventi teatrali (recentissima è la prima della commedia liberamente tratta da “Le due partite” di Cristina Comencini), l’”Accademia delle Land Italiane”, con i suoi corsi di linguaggi di programmazione e di modellazione 3D, l’”Istituto Pooley degli Albi Professionali” (in Second Life), ai quali si aggiunge in questi giorni la graditissima presenza del gruppo Tanalois Art che gestiranno tre gallerie d’arte in quota, organizzando esposizioni, happening e manifestazioni artistiche a cadenza bisettimanale.
La spinta è sempre forte: voler creare un punto di aggregazione per creatività, sperimentazione, collaborazione e condivisione in Second Life, uno spazio senza confini, aperto e disponibile ad incontrare chi ha voglia di confrontarsi senza pregiudizi, esprimere il proprio parere e la propria visione del mondo, in pieno rispetto delle diversità e dei diritti civili. Tutte le attività del gruppo sono gratuite e su base volontaria, a nessuno dei partecipanti viene richiesta alcuna somma di denaro per la realizzazione degli eventi.
Detto tutto questo, concludo riflettendo su quello che mi viene da dire ogni volta che sento qualcuno che viene morso dal dubbio sulla necessità di Pyramid Café di darsi un’identità e di portarla avanti nonostante le difficoltà, i fraintendimenti e tutte le incognite che ogni essere umano può trovare sul proprio cammino: “venite a vedere cosa facciamo… e, se vi va, fatelo con noi…”.
Sergej Zarf