domenica 8 marzo 2009

8 MARZO 2009 Festa della Donna di DanyAlex Boucher

Gruppo NING PYRAMIDONNE discussions
Post aggiunto da DanyAlex Boucher l' 8 MARZO 2009






Care Pyramidonne, la giornata della donna è arrivata anche quest'anno e mi sembra bello ricordare qualche passo fatto dalle nostre ave che ci ha portate a migliorare la nostra condizione.
Nel 1628 Papa Urbano II autorizzò le suore Orsoline ad aprire scuole femminili. Finalmente le bambine ricevevano un’istruzione. Più di un secolo dopo, nel 1791, Olympia de Gouge stende la Dichiarazione dei diritti delle donne. Meno di cinquant’anni, siamo nel 1835, e in Gran Bretagna nasce il movimento delle "suffragette": le donne vogliono il diritto al voto. Lo otterranno nel 1866 in Svezia, nel 1906 in Finlandia, nel 1909 in Norvegia, nel 1915 in Danimarca, nel 1917 in URSS, nel 1918 in Gran Bretagna, nel 1920 negli USA, nel 1945 in Italia e Francia. In Italia, durante la guerra, soprattutto nella Resistenza, le donne hanno avuto un ruolo fondamentale e indispensabile a fianco dei loro uomini. Ma dalla ricostruzione al miracolo economico agli anni settanta, le donne tornano a lottare, portando a casa grandi conquiste: la garanzia di conservare il posto di lavoro se si rimane incinta, la pensione di invalidità e vecchiaia per le casalinghe, l’estensione della patria potestà, non più solo appannaggio del padre ma ora anche un diritto della madre, l’aborto legale e il divorzio. Fino ad arrivare al nuovo millennio dove, in teoria, la donna ha raggiunto la parità con l’uomo. In pratica no. Purtroppo in alcuni paesi esistono leggi e tradizioni disumane come la costrizione all’infibulazione, la condanna a morte per lapidazione per il reato di adulterio o, come in Algeria, l’imposizione di un tutore maschile per tutta la vita. Per non dimenticare le donne sfigurate con l’acido e i matrimoni combinati: se la sposa si oppone, in alcuni paesi, è indotta al suicidio o addirittura ammazzata dai familiari per lavare l’onta del disonore. In Afghanistan, dove Bush ha portato la democrazia, le ragazze si sposano troppo giovani e troppo giovani rimangono incinte: 1 mamma ogni 15 bambini muore di parto. Ci sono ancora luoghi in cui le donne vengono considerate alla stregua di oggetti se non peggio: sottomesse e seviziate dai propri padri e dai propri compagni, tutelati da tradizioni e leggi create e redatte dai medesimi.
Nella "nostra" parte di mondo le cose sembrano essere migliori ma nn scordiamoci che ancora molta strada resta da fare, sono recenti le notizie di violenze alle donne che i media mettono giustamente in risalto ma che cn altrettanta facilità mettono nel dimenticatoio quando invece lo stupro e la violenza sulle donne restano drammaticamente presenti nella vita di molte di noi e spesso nascoste tra le mura domestiche.
Sarebbe bello se da quest'anno tra una pizza con le amiche e qualche soldo speso per vedere maschietti sculettanti in tanga tutte le donne iniziassero a pensare di dare un valore vero a quasta giornata,facendo il punto della situazione per non perdere di vista gli obiettivi ancora da raggiungere e magari portare a cena gli amici e i compagni per renderli partecipi del significato profondo di questa giornata che va ben al di la di una mimosa.

Voglio abbracciare tutte le donne di Pyramid e come non ringraziare per aver arricchito sl di impegno,intelligenza, arte, poesia, sorrisi e seduzione.

Un grazie mio personale e speciale a Evaluna , Zogia, Luce, Marinù, Ipazia che sono il mio punto di riferimento e di esempio in questo metamondo per me così affascinante e nuovo.

Un piccolo messaggio anche a tutti i maschietti incominciando da Magic....Ci spettiamo molto da voi, anche le mimose!


**ELEMENTI DI DONNA**

SONO D'ACQUA LA PRIMA ORA
DI NULLA è IL MIO CONFINE
TUTTO MI COLORA

CURIOSA NON TEMO TORBIDEZZA
ANELO VENTI CHE INCRESPANO
IL TEMPO DEL SOLE LA SUA CAREZZA
FURIOSA AGGREDISCO ROCCE
CON SCHERNO MI SPACCANO
RESTITUENDOMI AL MOTO INFINITO

LONTANO DELLA RIVA E' IL VOLTO
ESAUSTA RITORNO ALL'ABISSO
BUIO POPOLATO DI VOCI
CONSIDERO CONTEMPLO
TROVO TENEREZZA
L'ASCOLTO

VESTITO D' ALGHE APPASSITO
DANZO AL RITMO DELLA VITA
IN ME RISOLVE ARIA FAME SETE
LENTA E ATTENTA INARRESTABILE
RAGGIUNGO LA META.

... SONO DI TERRA ORA
GERMOGLIO FIORE E FRUTTO
TUTTO MI COLORA
(Evaluna Sperber e DanyAlex Boucher)


**A MIA NONNA**

Maria
mani fredde
sorriso incerto
passi veloci
è lunga la strada verso la risaia
le compagne aspettano
oggi si monda il riso
l acqua fino alle ginocchia
i piedi affondano nel fango
la schiena curva sotto il sole
il fazzoletto schiaccia i capelli contro il capo chino
la fronte imperlata

Maria è in prima fila
"canta Maria, canta" le grida il caporale
lei pensa a Pietro, ai bambini a casa
e intona un aria

e la risaia si riempie di voci

(DanyAlex Boucher)

10 commenti:

  1. Commento da evaluna sperber su 8 Marzo 2009 a 17:18
    W LA SORELLANZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!

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  2. Commento da adamo .d su 10 Marzo 2009 a 20:13
    LA LEGALIAZZAZIONE DELL'ABORTO
    Sarebbe da ritenersi una conquista nel caso funzionasse da deterrente contro l’ aborto clandestino, ma così non è.
    Ritengo inoltre che la decisione di interrompere una gravidanza spetti alla donna in quanto non vedo soluzione differente, ma credo anche che non se ne dovrebbe “abusare”.
    Una maggiore conquista (non solo per le donne, ma per tutta una società evoluta) si costituirebbe introducendo nella scuola dell’obbligo l’ “Educazione sessuale”.
    Educare all’utilizzo dei contraccettivi (anche per evitare gravidanze indesiderate oltre a salvaguardare la salute).
    Puntare l’accento sulle diversità uomo – donna, attribuendo a tale diversità un valore; con lo scopo di lenire la predisposizione di tali diversità a generare un conflitto tra i sessi.

    La prigioni sono strapiene di detenuti; questo fato dimostra come le pene punitive non funzionano come deterrente contro nessun tipo di crimine. La punizione del criminale non risarcisce la vittima, ne del danno fisico, tanto meno del danno psicologico subiti.
    Si consideri perciò l’ipotesi di introdurre nell’ ambito scolastico un corso di difesa personale in sostituzione di alcune ore di educazione fisica.
    Lo stato ha il dovere di mettere ogni cittadino nella condizione di potersi difendere.

    Un corso di difesa personale, una sana educazione sessuale, potrebbero risultare una reale misura di prevenzione contro crimini quali: molestia, abuso, molestie verso i più deboli, stupro, ect.

    Prevenire e meglio che curare.

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  3. Commento da evaluna sperber su 11 Marzo 2009 a 19:36
    ... ehh certo, la pena non serve a nessuno quindi mandiamo le adolescenti... anzi no, le bambine addirittura, a lezione da karate kid. però nel frattempo insegnamo ai loro coetanei educazione sessuale e rispetto... idee che potrebbero sembrare sensate se non fosse che come sempre non risolvono l'immediatezza, e l'immediatezza parla di un mondo sempre più violento verso le donne e i bambini... e gli artefici di questa violenza sono sempre uomini adulti gran difficili da rieducare. quindi per costoro la pena ci vuole eccome. e non ha importanza che riabiliti, la pena non deve riabilitare deve essere pena, se no si chiamerebbe riabilitazione e non pena. poi se potesse essere compresa una efficace terapia riabilitativa ben venga (ma ci credo poco sopratutto per certi reati). Ma se lo stato non può garantirla deve comunque garantire la pena. Che questo risarcisca o meno le vittime... per favore lasciamolo dire alle vittime, e non permettiamoci come sempre di teorizzare sulla pelle altrui. intanto avere la certezza che chi ha commesso violenza sessuale, per un bel po' di anni se ne sta dietro le sbarre, quantomeno un pelino pelino pelino rende la vita per le strade una molecola più sicura senza di lui. un ultima cosa.... le statistiche le fanno i dati e in tema di interruzione volontaria di gravidanza i dati nazionali parlano di un quasi azzeramento delle pratiche clandestine , grazie ad una legge che fino a poco fa garantiva l'anonimato anche alle clandestine ( cosa che purtroppo finirà presto, grazie alla recente legge che autorizza i medici di denunciare i clandestini e quindi favorirà una risalita di questo dato)ma non solo... udite udite... anche tra le maggiorenni e minorenni italianissime, l'interruzione di gravidanza è in forte calo, e per le maggiorenni, in gran parte conseguente proprio ad eventi di violenza. e questo perchè l'idea che si abusi dell'ABORTO, è uno spauracchio clerico benpensante, perchè interrompere una gravidanza non piace a nessuna donna, non è certo di un vassoio di pasticcini che si parla... ops... ho abusato di dolciumi... bisogna che mi trattenga la prossima volta! e se ci sono casi singoli in tal senso, non fanno certo statistica!

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  4. Commento da DanyAlex Boucher su 11 Marzo 2009 a 21:07
    Giovanna Bartolozzi nel 1965 subì un aborto clandestino. Il testo del racconto, scritto in prima persona da Giovanna, è letto da Maria Pia Passigli.
    Il video si trova in ABORTO CLANDESTINO

    Questo il testo del racconto/lettura:

    Nel 1965 ero sposata da 6 anni e avevo 2 figli, iI secondo non era stato voluto, era stato concepito affidandosi al metodo Ogino-Knaus, dal nome di due ginecologi secondo i quali, per evitare gravidanze indesiderate bastava contare i giorni del ciclo e farlo solo in certi momenti del mese. Come si vede non era un metodo molto attendibile.

    Accettammo comunque di buon grado questa nuova gravidanza ma tirare su due figli non era facile. Ci rendemmo conto che, anche se non ci piaceva, dovevamo affrontare il problema con il preservativo, e così facemmo. Passarono alcuni mesi, sfortunatamente una volta ci accorgemmo che il preservativo si era rotto.
    Mi prese una grande inquietudine, mio marito cercava di sdrammatizzare. Passarono i giorni e il mestruo non arrivava, il secondo mese ero certa di essere incinta.
    Non potevamo tenere anche questo figlio e si decise che dovevo abortire, non avendo denari per affidarci a un medico compiacente si dovette ricorrere a una ostetrica senza scrupoli, ci informammo con cautela, la cosa non era facile, si rischiava l’arresto, tutto era fatto in sordina, non ci rendevamo conto dei rischi che potevo correre e che sarei potuta morire.
    Ci dettero il nome di un’ostetrica compiacente che sarebbe venuta in casa e fissammo il giorno.

    Quella che vi leggerò è la testimonianza scritta un anno dopo l’aborto clandestino.

    Ho la scena impressa dentro di me, rivedo il tavolo di cucina coperto da un telo bianco, la donna che chiacchierando del più e del meno fa bollire dell’acqua con scaglie di sapone dentro, mentre l’acqua si raffredda, mi racconta la sua squallida vita, aveva fatto non so quanti aborti, anche a se stessa, nel frattempo mi dice di sdraiarmi sul tavolo a gambe divaricate, introduce una cannula con una grande pera di gomma che spinge con forza su per la vagina, inizia a iniettarmi l’acqua saponosa, ogni tanto deve riempirla e di nuovo su, il cuore mi batte a mille, guardo in alto e vedo gli alberi dalla finestra.

    Comincio a sentire tanto dolore, mi dice di stare zitta e mi dà un fazzoletto da stringere tra i denti, continua così non so per quanto tempo, sento le lacrime che scorrono ai lati del viso. Mi faccio forza.
    Finisce.
    Mentre mi vesto mi raccomanda il silenzio, se dovesse succedere un’emorragia devo correre in ospedale con una scusa qualsiasi, non coinvolgerla in nessun modo e se ne va.
    Rimetto a posto la cucina.
    Sono stordita.
    Ho il corpo dolorante.
    Vado in camera, mi distendo sul letto, sono piena di paura.
    Sono sola, mio marito ha portato i bimbi da sua madre però ancora non è tornato, il mio corpo comincia ad avere dolori sempre più forti, ho freddo, passano le ore e lui non è tornato, un dolore più forte mi spinge in bagno, mi siedo sul bidè e vedo uscire un grumo rosso e tanto sangue, mi tampono e vado sul letto esausta, il sangue continua a scorrere, sono sempre sola. Dopo un po’ sento la porta aprirsi e lui entra, mi guarda e non dice niente.
    Lo stress mi fa ammalare, sono depressa e non ho nessuno per sfogarmi

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  5. Commento da Margye su 12 Marzo 2009 a 6:48
    Elimina commento Scusate se non ho mandato gli auguri alle donne per l'8 marzo, francamente, questa festa non mi piace, preferisco la festa per "l'essere umano" , le ingiustizie le subiamo tutti, sia uomini che donne, non vorrei che questa festa fosse il contentino che si dà alle donne per nascondere gravi problemi che le riguardano .

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  6. Commento da adamo .d su 14 Marzo 2009 a 15:24
    "e gli artefici di questa violenza sono sempre uomini adulti gran difficili da rieducare." non sempre e non solo e detto così sembra una "condanna" verso tutto il genere maschile - non so considerarmi nella posizione di trovare soluzioni definitive, ma nonostante sia contrario ad ogni forma d violenza fisica, perchè di quella psicologica siamo tutti fautori, a turno vittime e carnefici, non so nemmeno considerarmi completamente privo di responsabilità nei confronti di chi tali violenze le mette in atto, lo stesso potrebbe dirsi per certe madri ben pensanti che educano i figli maschi paragonando se stesse (madri esemplari) a donne di pessimo costume diciamo così, eventuali pertner dei figli; - personalmente sarei anche favorevole alla pena di morte per alcuni crimini, ma ahime anche qui bisogna avere una buona dose di coraggio per decidere chi merita o meno di morire, per questo posso solo teorizzare e non praticare, ma nel caso presentato da Dany alex avrei preferito abbandonare il nascituro in ospedale piuttosto che abortire, (oppure l'astinenza) e non sono ne cattolico, ne tantomeno mi faccio condizionare dalla posizione della chiesa su queste tematiche. "Che questo risarcisca o meno le vittime... per favore lasciamolo dire alle vittime, e non permettiamoci come sempre di teorizzare sulla pelle altrui", tu evaluna che ne sai della mia esperienza personale? perchè parti dal presumere che io non possa aver mai subito episodi di violenza o abuso? Fortunatamente posso asserire di esser stato "soltanto" vittima di prepotenze e anche di aver preso qualche calcio nel sedere; ho imparato a difendermi, ma sono sempre stato tra i più minuti, a partire dalla scuola materna sino alla naja. Posso soltanto avvalermi della mie capacità empatiche per valutare.
    Legiferare comporta dover pescare nel mucchio della casistica e trovare un compromesso.

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  7. Commento da evaluna sperber su 14 Marzo 2009 a 21:31
    tu forse lo sei stato o forse non lo sei stato ma parlavamo se non sbaglio di vittime di abuso sessuale e a meno che tu non avessi fraiunteso quando già a suo tempo ne parlammo, avevi già affermato di non poter parlarne in prima persona cosa che io posso fare invece non sull'interruzione di gravidanza che non mi appartiene come esperiena ma come vittima di abuso. e da questa posizione ti dico che per chi ha subito abusi sessuali sapere che l'artefice del tuo dolore subità la sua pena non è certo la panacea di tutti i momenti brutti che affronterai nella vita per superare quel trauma, ma per lo meno da una sensazione di ascolto e gustizia avvenuta. In caso contrario invece,credimi, perchè è il mio caso, sapere che la persona che ha ti molestato ha vissuto la sua vita nella stima e nella libertà beh... fa un tantinello paura per tutte le altre bimbe che per certo hanno subito lo stesso ingiustificabile danno.

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  8. Commento da evaluna sperber su 14 Marzo 2009 a 21:37
    inoltre parlando degli autori delle molestie ancora una volta ti parlo di statistiche, e per cortesia guardiamole ogni tanto, nel mondo le vittime di abuso sono sicuramene sono sicuramente bambini bambine e donne, rarissimi uomini addirittura non rientrano nelle statistiche, gli autori di abuso invece sono quasi sempre uomini adulti, molti dei quali forse vittime pregresse a loro volta, ma questo è un altro discorso. in questo ambito le donne che sono citate come partecipi di abusi sono sempre corree o consenzienti all'atto maschili, e i casi di abusi di donne su minori sono comunque rarissimi, non parliamo di abusi di donne su uomini adulti che poi... giusto nei film forse. ma comunque pur esistendo nella realtà non sono certo rilevanti come dato statistico

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  9. Commento da evaluna sperber su 14 Marzo 2009 a 21:40
    dopo di che per cortesia finish restiamo come sempre ognuno della propria opinione tanto siamo abituati in tal senso non è una guerra tra teorie ma uno scambio di opinioni che qui spero si conclude.

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  10. Commento da DanyAlex Boucher su 15 Marzo 2009 a 1:32
    AMEN!

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