Con Stefano "Stex" Lazzari
founder DigitalGuys.it e VR Expert
Giovedi 18/03/2021 h.21:30
AltspaceVR
Ultrasoma. Corpi e organizzazioni del III millennio
Essere fuori di noi non è più patrimonio di santi o pazzi, è la normale condizione della modernità digitale. Non solo abbiamo identità multiple, che dialogano con un gran numero di persone (i nostri profili social, le mail, ecc.) ma siamo quotidianamente in relazione con bot e con algoritmi che ci profilano, ci accompagnano nelle nostre scelte, condizionano la nostra quotidianità e stanno già interloquendo con noi e intrattenendo una narrazione del tutto nuova, in cui cose e persone si confrontano da pari a pari. Almeno apparentemente - e non sempre. Parliamo di corpi e di menti in una condizione di ambiguità tra fisico e digitale, tra intelligenze artificiali e naturali, tra cibernetico e biologico che non ha esempi nella nostra storia passata e che ci porta a riconsiderare completamente la nostra integrità e unicità - la nostra umanità, il nostro "soma" - alla luce di un'evoluzione culturale e tecnologica che ci sta portando sulle strade inesplorate di un vero e proprio ennesimo mutamento antropologico. In questo contesto anche l'impresa si configura sempre più come un individuo ed esprime dunque le stesse caratteristiche nella costruzione di una personomia in un ecosistema, in questo momento sempre più complesso: nella mutazione non incorre soltanto il corpo fisico dell'uomo e dell'azienda, ma anche il corpo sociale, politico, economico, lo scenario intero della nostra civiltà. Le organizzazioni: memoria, identità, senso di appartenenza, ruoli: in quali corpi saranno ancora rintracciabili? La molteplicità dei corpi è anche molteplicità delle intelligenze e la corsa delineata dalla Singolarità tecnologica non è un inciampo evolutivo ma un operare su saperi transumani complessi: è la realtà dei nostri giorni
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Io sono i miei dispositivi, ma i miei dispositivi sono me? All'alba dell'età delle intelligenze artificiali la domanda non è per nulla oziosa. Questo progetto ha poche pagine ma una gestazione partita nel 2018, quindi molti mesi di incontri soprattutto. Perché abbiamo scelto per il corpo centrale del progetto la trascrizione di una conversazione piuttosto che altro? E' tanti anni che studiamo il ritorno dell'oralità.
La prima conversazione è raccogliere un insieme di testimonianze, derivate dall'esperienza sul campo, di diversi professionisti creativi volte a realizzare una indagine sull'identità digitale e di come l'individuo, la società, il lavoro ne siano intimamente coinvolte in un mutamento senza precedenti. Parliamo di corpi e di menti in una condizione di ambiguità tra fisico e digitale, tra intelligenze artificiali e naturali, tra cibernetico e biologico che non ha esempi nella nostra storia passata, e che ci porta a riconsiderare, completamente la nostra integrità e unicità - la nostra umanità, il nostro Soma - alla luce di una evoluzione culturale e tecnologica che ci sta portando di fatto su strade inespolorate
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